
Darwin Day
CHARLES DARWIN
Nato nel 1809, si imbarcò dal 1831 al 1836 per un viaggio intorno al mondo su un brigantino della marina Brittanica, il Beagle. Con questo viaggio sviluppò la teoria della selezione naturale che venne pubblicata anni dopo nel 1859.
Dal 1831 al 1836 Charles Darwin si imbarcò per un viaggio intorno al mondo su un brigantino della marina britannica, il Beagle. Grazie a questo viaggio poté formulare la teoria della selezione naturale che pubblicò anni dopo, nel 1859, nel libro Sull’origine delle specie.
Darwin allora 22enne venne scelto come naturalista di bordo su una nave in partenza per il Sud America: il brigantino Beagle che salpò il 27 dicembre del 1831 e rientrò in Inghilterra dopo 5 anni.
Durante questo lungo viaggio, Darwin raccolse centinaia di fossili e campioni di rocce, piante e animali, tanto che alla fine furono quasi 4000 gli esemplari studiati. Annotò quotidianamente le osservazioni di viaggio e al suo rientro in Inghilterra pubblicò il diario di viaggio completo.
Gli studi più importanti di Darwin furono compiuti nell’arcipelago delle isole Galapagos.
I suoi studi si focalizzarono sui fringuelli, perché notò che presentavano becchi diversi a seconda dell’isola in cui vivevano.
Ad esempio, su un’isola ricca di alberi da frutto, i fringuelli avevano il becco largo e corto, perfetto per mangiare frutta; invece, su un’isola popolata da insetti, il becco degli uccelli era lungo e sottile, e funzionava come una pinza, per afferrare anche gli insetti più piccoli.
Alle Galapagos Darwin incontrò molti altri animali che osservò per i suoi studi, come le tartarughe giganti, sulle quali potè stabilire che osservandone il carapace era possibile capire la provenienza.
L’ORIGINE DELLE SPECIE
L’origine delle specie” venne pubblicato nel 1859. In esso viene introdotta la teoria dell’evoluzione, secondo la quale le specie animali e vegetali si sono sviluppate nel tempo attraverso un processo di selezione naturale.
La selezione naturale è un processo attraverso il quale gli individui di una specie che sono meglio adattati al loro ambiente hanno maggiori probabilità di sopravvivere e riprodursi. Nel corso del tempo, questo processo porta all’evoluzione di nuove specie.
La teoria dell’evoluzione è una delle teorie scientifiche più importanti di tutti i tempi. Ha avuto un profondo impatto sulla nostra comprensione del mondo naturale perchè è stato fornito una spiegazione scientifica convincente di come le specie si evolvono attraverso la selezione naturale, un processo che continua ad essere un pilastro fondamentale della biologia moderna.
LA SELEZIONE NATURALE
La teoria della selezione naturale è una delle pietre miliari della biologia moderna, formulata da Charles Darwin e Alfred Russel Wallace. Essa spiega come le specie si evolvono nel tempo attraverso un processo di adattamento all’ambiente. Infatti Darwin pensava che ciò che accomuna tutte le specie viventi è la lotta per la sopravvivenza. Ogni organismo deve combattere per il cibo, il territorio dove costruirsi il nido e nascondersi, un compagno o una compagna per riprodursi. Gli organismi che appartengono alla stessa specie presentano piccole differenze tra loro, che possono dimostrarsi fondamentali in relazione alle condizioni ambientali nelle quali vivono.
I principi fondamentali della selezione naturale sono:
- Variazione: All’interno di una popolazione, gli individui presentano una varietà di caratteristiche fisiche e comportamentali (fenotipo). Queste variazioni possono essere ereditabili, cioè trasmesse dai genitori ai figli.
- Ereditabilità: Le caratteristiche che favoriscono la sopravvivenza e la riproduzione (caratteri adattativi) hanno maggiori probabilità di essere trasmesse alle generazioni successive.
- Selezione: L’ambiente esercita una pressione selettiva sugli individui. Quelli con caratteristiche meno adatte all’ambiente hanno minori probabilità di sopravvivere e riprodursi, mentre quelli con caratteristiche più adatte hanno maggiori probabilità di successo.
- Adattamento: Nel corso del tempo, la selezione naturale favorisce l’aumento della frequenza dei caratteri adattativi nella popolazione, portando all’evoluzione della specie.
- Lotta per l’esistenza: Darwin spiega come gli esseri viventi devono competere per risorse limitate come cibo, acqua e spazio. Questa lotta per l’esistenza è un elemento chiave della selezione naturale.
- Origine delle nuove specie: Darwin propone che nuove specie possono evolversi da specie preesistenti attraverso un processo di divergenza. Nel corso del tempo, le popolazioni di una specie possono accumulare differenze genetiche che le portano a diventare sempre più distinte fino a quando non sono più in grado di incrociarsi e riprodursi tra loro.
- Evidenze a supporto dell’evoluzione: Darwin presenta numerose evidenze a supporto della sua teoria dell’evoluzione, tra cui fossili, anatomia comparata, embriologia e biogeografia. Queste evidenze dimostrano che le specie sono cambiate nel tempo e che sono tutte imparentate tra loro.
In sintesi, la selezione naturale è un processo in cui:
- Gli individui con caratteristiche vantaggiose per l’ambiente sopravvivono e si riproducono con maggiore successo.
- Le caratteristiche vantaggiose vengono trasmesse alle generazioni successive.
- Nel tempo, la popolazione diventa sempre più adattata all’ambiente.
Esempi di selezione naturale:
- La colorazione mimetica: Alcuni animali hanno sviluppato una colorazione che li aiuta a mimetizzarsi nell’ambiente, rendendoli meno visibili ai predatori o alle prede.
- La resistenza agli antibiotici: L’uso eccessivo di antibiotici ha portato alla selezione di batteri resistenti a questi farmaci, rendendo più difficile il trattamento delle infezioni.
- Le ali degli uccelli: Le ali degli uccelli si sono evolute attraverso la selezione naturale per permettere loro di volare e trovare cibo o fuggire dai predatori.